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RELAZIONE DEL SINDACO DI FINE MANDATO

Sindaco Avv.to Pasquale Di Fruscio

AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 22.03.2022

  Le relazioni al Consiglio di inizio e fine mandato, assumono, nel quadro delle vigenti disposizioni amministrative e della contabilità armonizzata, la funzione di informazione connessa alla assunzione di responsabilità amministrativa del Sindaco, definendo, sull’arco temporale dell’intera durata in carica l’intero percorso di programmazione, gestione e rendicontazione.

 

F I N A L I T A’

Al termine del mandato, contestualmente all’approvazione dell’ultimo bilancio, i Sindaci dei Comuni interessati al rinnovo degli organi elettivi relazionano al Consiglio sul mandato svolto per consentire alla nuova amministrazione che si insedierà di potere disporre di una rappresentazione di sintesi, in funzione di perfezionare - senza pregiudizio sulla autonomia e indipendenza di indirizzo e gestione della nuova compagnie amministrativa - l’agire pubblico al conseguimento del più lineare e migliore risultato auspicabile per la collettività.

Il decreto legislativo n. 149 del 6 settembre 2011 ha introdotto l’obbligo della relazione di fine mandato, con l’obiettivo di responsabilizzare il Sindaco sulla importanza del suo mandato elettivo, assicurando, allo stesso tempo, trasparenza nella gestione delle comunicazioni mediante l’impiego di ogni strumento utile per una più ampia informazione alla cittadinanza.

Sarà pertanto mia cura provvedere alla pubblicazione della presente relazione sulla pagina web istituzionale del Comune e sulla pagina facebook dell’ente.

La presente relazione è, dunque, direttamente correlata a quella redatta dal Responsabile del Servizio finanziario o dal Segretario comunale certificata dall’Organo di revisione che sarà inoltrata alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. n. 149/2011, analizzando i dati aggregati dei risultati della consiliatura uscente.

QUADRO GENERALE DELLA GESTIONE

La struttura della presente relazione richiede in primis la descrizione del cd: “punto di partenza” definito nella relazione di inizio mandato alla data del 12 giugno 2017.

Le diverse fasi dell’azione di governo seguono le traiettorie di un programma di risanamento finanziario e gestionale.

E’ appena il caso di segnalare che nella ricostruzione dei fatti correlati al mandato svolto ha avuto una pesante incidenza l’emergenza pandemica del Covid-19; è tristemente noto che improvvisamente è stata modificata la vita quotidiana di tutti e, ancora di più quella degli apparati amministrativi di ogni Comune, stante la prima, cogente ed indifferibile necessità di contrastare la diffusione dei contagi sotto responsabilità diretta del Sindaco quale autorità sanitaria locale. L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova la gestione e, nel nostro caso, ciò si è sentito molto di più perché il periodo in cui il COVID si è diffuso in maniera esponenziale corrisponde esattamente al momento congiunturale più complesso di attivazione della prima procedura di predissesto della storia del Comune.

Descrivendo mediante uno schema di sintesi il quadro della situazione di partenza del mandato si rappresenta che:

  • Nella prima fase successiva all’insediamento si è provveduto alla ricognizione generale sulla situazione di criticità dell’ente, recuperando elementi documentali di pregresse, talvolta molto gravi, inadempienze e inadeguatezze amministrative. Ricostruire e poi certificare la condizione finanziaria e gestionale dell’ente è stata una operazione aggravata da un disordine amministrativo che rendeva problematica finanche la mera acquisizione degli elementi di conoscenza sulla dimensione patologica dell’ente.
  • Al momento dell’insediamento i dati di partenza erano i seguenti:
  • Si registrava un sistematico e reiterato uso dell’anticipazione di cassa, per somme rilevantissime, dell’ordine di quasi due milioni di euro annui, con i connessi costi per interessi passivi a carico del Comune, che di fatto aveva trasformato l’anticipo di liquidità da strumento eccezionale ed occasionale in una stabile forma di indebitamento;
  • Si riscontrava una elevata debitoria pregressa con debiti fuori bilancio per circa €. 4.000,000,00 di euro;
  • Si rilevavano determinazioni amministrative prive di impegni contabili.
  • Si registrava la mancata riscossione di tributi comunali del periodo 2012/2016 per acque reflue per €. 894.228,00, per TARSU, TARES e TARI per €. 915.000,00 per ICI - IMU per €. 1.060.000,00.
  • Si riscontrava la mancata riscossione dei ruoli per servizio idrico integrato per il periodo 2015/2016 per circa €. 500.000,00.
  • Si riscontrava la mancata attivazione delle attività di accertamento dell'IMU risalente all'anno 2012 con rischio di una imminente prescrizione quinquennale benché la relativa somma fosse stata iscritta addirittura al bilancio nell’anno 2016.
  • Risultavano violazioni nei rapporti di durata, in particolare nella gestione di beni patrimoniali come l'area mercato che hanno costretto l’amministrazione a risoluzioni in danno - passate anche al vaglio degli organi giurisdizionali il cui esito, sia innanzi al TAR di Napoli sia innanzi al Consiglio di Stato, hanno dato conto della correttezza e la legittimità dell’operato dell’attuale amministrazione (da ultimo V. Sentenza TAR Napoli n. 1540 del 07.03.2022). Spiace aggiungere che la vicenda ha registrato una deriva francamente inopinata e fuori da ogni principio di logica, quando sono stato addirittura denunciato da un dipendente del Comune per asseriti abusi: correttamente il P.M. incaricato dell’indagine chiedeva l’archiviazione del procedimento ma, con reale mia sorpresa, ha fatto seguito all’archiviazione un ulteriore procedimento per l’opposizione alla archiviazione promossa dallo stesso funzionario denunciante; ebbene, anche la fase giudiziaria ulteriore si è conclusa con sentenza favorevole al sottoscritto di non luogo a procedere, nella quale si dà conto – ed anche nella sede penale - della legittimità e correttezza degli atti assunti. A margine della vicenda, nella convinzione che occorre farsi costruttori di pace ho creduto un bene non fare seguire la denuncia per calunnia e la corrispondente azione risarcitoria in sede civile con l’intento, voglio sperare ben riposto, di offrire tangibilmente un contributo alla crescita dell’armonia che deve regnare nella nostra comunità. Naturalmente ciò non toglie che rimuovere le incrostazioni di vecchi e consolidati schemi distorti e alcuni interessi particolari ha reso difficile il lavoro primario: rafforzare i principi di una gestione amministrativa imparziale, svolta nel rispetto delle competenze che la legge assegna agli amministratori.

IL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

L’amministrazione, nonostante le fortissime condizioni di criticità e di contesto ambientale nel quale si è ritrovata ad operare, ha scelto di considerare il mandato amministrativo una meravigliosa opportunità di cambiare, migliorare Pietramelara, guardando ad un futuro - che è già presente - nel quale è e deve essere il cittadino e non l’amministratore o il dipendente al centro dell’attività amministrativa.

Seguendo le predette linee di indirizzo abbiamo subito rivolto la massima attenzione al recupero e alla sistemazione delle aree destinate alle attività sportive, con particolare riguardo allo stadio “Pasqualino Leonardo” che è stato reso agibile, collaudato e affidato in gestione. Abbiamo recuperato, riqualificato e illuminato i luoghi di ritrovo, come la Villa “Giovanni Sorbo”, che era relegata all’abbandono e, a causa della assenza di illuminazione, anche a frequentazioni disordinate e così abbiamo recuperato i parchi destinati ai giochi dei bambini che sono stati tutti sistemati e adeguati e, da ultimo, recentemente, forniti anche di nuovi giochi e giostrine.

Dare alla cittadinanza gli spazi di socialità e di ritrovo, di cui hanno assoluto bisogno, specie dopo il periodo della pandemia, crediamo debba essere un imperativo non derogabile.

RISANAMENTO GESTIONALE E FINANZIARIO

Alla data del nostro insediamento la mappa nazionale dell’IFEL, l'Istituto per la Finanza locale dell’ANCI riportava i numeri delle amministrazioni in dissesto finanziario e le cause principali degli squilibri, dovute in larga parte a mala gestio sul doppio fronte delle iscrizioni a bilancio di entrate virtuali, e di corrispondenti spese non sostenibili o non assistite da copertura.

Il nostro Comune presentava le predette condizioni, aggravate da una sistematica erogazione di premi a pioggia al personale dipendente; l’ente era avviato al dissesto finanziario.

Nella consapevolezza delle pesanti conseguenze che ne sarebbero derivate, per i cittadini, le imprese, gli stessi dipendenti e non ultimo, il danno di immagine per il Paese, abbiamo approfondito, con l’ausilio di specialisti di finanza locale, lo studio di soluzioni volte ad orientare il percorso amministrativo verso un tentativo, tutt’altro che scontato, di riportare in bonis il Comune, nella certezza che un salvataggio avrebbe potuto salvaguardare, quantomeno in parte, le future generazioni – assolutamente incolpevoli - del nostro Paese.

Merita in questa sede di essere sottolineato, nella consapevolezza che trattasi di una acquisizione ontologicamente fragile e sempre in continuo divenire, il conseguimento, passo dopo passo, per gradi, di un “nuovo patto” con i cittadini: chi non ricorda la sfiducia generale che regnava nella cittadinanza all’inizio del nostro mandato? Risultavano intollerabili non solo il generale disordine, le sovraesposizioni dei funzionari, e la caduta di qualità nella gestione pubblica, ma soprattutto una vera appropriazione di direzione dell’ente da parte di un apparato burocratico debordante, al punto da fare apparire arrendevole l’arretramento politico – amministrativo al predominio e all’egemonia di un funzionario, divenuto il reale “dominus” del nostro Comune.

Partendo da tale situazione, nota a tutti, ci si attendeva pertanto da questa maggioranza una dimostrazione di rinnovamento, di riorganizzazione della macchina amministrativa, accompagnata da un cambio di mentalità.

La sfida ha richiesto anzitutto di definire con chiarezza - dove necessario anche a prezzo di contasti con posizioni consolidate nel tempo – la esatta linea di demarcazione tra le funzioni degli amministratori e quella dei funzionari dipendenti.

Per potere realmente “restituire il Paese alla collettività”, normalizzare i rapporti interni e rimettere al centro della gestione il cittadino, i suoi diritti e le sue esigenze richiede non solo una generica buona volontà ma necessita di scelte coraggiose sostenute da specifiche competenze, giuridiche e tecniche, che oggi più che mai sono essenziali per potere gestire adeguatamente un Comune.

Naturalmente sarebbe stato molto più agevole il compito degli attuali amministratori se si fosse preferita la soluzione più netta e radicale della dichiarazione di dissesto che, come è noto, produce un taglio di assoluta separazione, giuridica e finanziaria delle gestioni, invece di intraprendere la strada stretta, insidiosa, e rivelatasi molto più faticosa di quanto ci si potesse attendere, del risanamento finanziario, peraltro scontando una carenza di personale che desse supporto al lavoro straordinario, molto complicato, e dagli esiti molto incerti.

E’ stato possibile intraprendere questo percorso perché si è potuto contare su amministratori validi, professionalmente preparati, quasi tutti laureati e decisi ad affrontare questa sfida.

La squadra degli amministratori ha lavorato con serietà e tanta competenza: questa, pertanto, è per me l’occasione per rinnovare pubblicamente il mio apprezzamento nei confronti di tutti i consiglieri comunali che hanno partecipato attivamente a questo coraggioso risanamento del nostro Ente.  Non era scontato: un’amministrazione complessivamente giovane, che si trova al cospetto di una condizione così difficile viene naturalmente - quasi inevitabilmente - portata allo scoramento.

Oggi posso dire a ciascun consigliere e assessore della mia maggioranza il mio grazie più sentito per avere adempiuto brillantemente e con alto senso di responsabilità al compito loro assegnato dai cittadini, e ciò è ancor di più apprezzabile perché la parte più impegnativa e faticosa, ma anche la più efficace per il nostro Comune, si è svolta nel silenzio più assoluto, lavorando fino a tarda ora, negli uffici, raccordandosi e coordinandosi con le direttive impartite dalla Corte dei Conti e dal Ministero dell’Interno.

Grazie a Voi tutti per quanto avete generosamente dato alla nostra amata comunità, grazie per l’impegno costante e partecipe che ha caratterizzato il vostro mandato.

LA CENTRALITA’ DEL CITTADINO

La nostra attenzione si è rivolta anzitutto all’ascolto di tutti per riannodare la relazione di fiducia con la Comunità.

Con questo spirito abbiamo approvato il primo regolamento sulla partecipazione diretta dei cittadini alla gestione delle parti comuni del Paese non solo per ricevere suggerimenti e segnalazioni, ma anche per una diretta partecipazione alla cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani e attivare forme di cittadinanza responsabile. I risultati: la costruzione del campetto di bocce nei pressi del poliambulatorio, la gestione delle aiuole pubbliche, l’installazione di fioriere e dei cestini per i rifiuti nei parchi, la nascita, primi in provincia di Caserta, dei progetti di Pubblica utilità per la pulizia delle strade, per la realizzazione di una nuova biblioteca, la valorizzazione dei sentieri di montagna e un rinnovato senso civico in tanti giovani, uomini e donne.   

In tale contesto si è operata la scelta di avviare i contatti con associazioni nazionali per trasferire i loro valori fondanti anche all’interno della nostra Comunità: abbiamo promosso la istituzione di sedi decentrate sul nostro territorio della Croce Rossa Italiana, dei volontari del Soccorso Alpino e speleologico, dell’associazione Legambiente, incubatori di fattori di formazione, non solo in termini di aggregazione, ma anche di servizi, specie per le persone più deboli e in difficoltà. Oggi queste che ho citato sono nuove realtà che sono entrate a fare parte del nostro Paese, arricchendone il tessuto sociale e la cultura della solidarietà, che sono già nostro patrimonio storicamente riconosciuto. 

Ed abbiamo con fatica ricostruito - da zero - la Protezione Civile che di fatto era andata definitivamente smembrata e dissolta: una risorsa preziosa e in alcuni casi – dico - insostituibile come abbiamo tutti constatato durante le emergenze, compresa quella sanitaria.

Grazie al lavoro eccellente del Maresciallo Franco Fochetti che ne ha assunto con competenza la guida oggi possiamo dire di avere recuperato a beneficio della cittadinanza i nostri “angeli custodi”, sempre pronti ad intervenire in ogni situazione.

SETTORE GESTIONE RIFIUTI

Il sistema di gestione dei rifiuti registrava al nostro insediamento delle carenze e delle inefficienze molto forti: la percentuale di raccolta differenziata era al 36%, l'isola ecologica risultava colma di rifiuti di ogni genere, indifferenziati e stoccati in loco da diversi anni, le convenzioni di recupero non risultavano sottoscritte e si produceva giorno per giorno un danno all'ente per assenza del recupero dei materiali differenziati prova ne è che mancavano negli uffici comunali i formulari delle frazioni del rifiuto.

Si è dato corso pertanto ad una rivoluzione per riscrivere partendo da zero la gestione.

Abbiamo affrontato prima di ogni cosa una complessa vertenza con il precedente affidatario del servizio di raccolta e smaltimento che si è definita con la anticipata risoluzione contrattuale, è stata liberata l'isola ecologica dalla grande mole di rifiuti di cui era invasa, sono stati eseguiti interventi strutturali per metterla in funzione, si è implementata la differenziazione, eliminando i cassoni di raccolta del vetro dalle strade, e sono state risanate tutte le zone periferiche dall’abbandono incontrollato.

Abbiamo approvato il progetto plastic – free che ha imposto l’utilizzo, negli uffici pubblici, di sole stoviglie compostabili o tradizionali e prodotti ed imballaggi biodegradabili ed ottenuti utilizzando materie prime di recupero per ridurre il consumo di plastica anche all’interno degli istituti scolastici mediante l’introduzione e l’utilizzo esclusivo di materiale biodegradabile e compostabile. Ed è stata installata una compostiera per gli scarti della mensa scolastica insegnando ai più piccoli ad utilizzare il compost prodotto per allestire aiuole e arricchire la vegetazione del verde pubblico.

Al termine del mandato i risultati ottenuti sono stati maggiori delle più ottimistiche attese, addirittura giudicati in atti ufficiali, eccellenti.

Nel corso dell’anno 2021 presso la facoltà di Giurisprudenza di Napoli dell’Università Federico II° in rappresentanza del Comune mi è stato conferito il premio quale Sindaco che ha tenuto la migliore azione gestionale per la riduzione della frazione dell’indifferenziato.

La percentuale è passata dal 36% a quella dell’’80% in appena 4 anni, e Pietramelara è stata iscritta tra i comuni “ricicloni”.

E’ stato emozionante potere ospitare nella sede del Comune il Presidente nazionale di Legambiente che ha pubblicamente espresso il suo grande apprezzamento a tutti i cittadini di Pietramelara per la poderosa opera compiuta.

Il merito è di tutti e, appunto, soprattutto dell’opera quotidiana dei nostri concittadini che hanno recepito con entusiasmo le diverse e continue innovazioni che abbiamo proposto per tutelare meglio il nostro territorio e il nostro ambiente. 

SETTORE FINANZIARIO

Il settore finanziario è stato interessato da interventi di risanamento in ogni aspetto mediante un lavoro articolato, non facile, che ha riguardato sia il piano della razionalizzazione dei costi, a cominciare da quelli per il personale, sia mediante riorganizzazione della struttura organica, attraverso la riduzione delle aree funzionali (con accorpamento all’area affari generali dei servizi demografici e stato civile).

Si è posto fine ad un fenomeno sconcertante, delle diverse centinaia di migliaia di euro per indennità e premialità varie, che prima del nostro insediamento erano erogate a pioggia ai dipendenti.

Da segnalare che sul punto, le azioni giudiziarie che qualche ex dipendente ha intrapreso contro l’attuale amministrazione per reagire alle razionalizzazioni operate e provare ad ottenerne la corresponsione per mezzo del Giudice, si sono concluse con l’affermazione della correttezza delle scelte operate dall’amministrazione e la condanna del dipendente anche al pagamento delle spese legali.

Altro capitolo particolarmente complesso ha riguardato la razionalizzazione dei costi per l'energia elettrica: al nostro insediamento ci siamo imbattuti in fatture esorbitanti che non erano state pagate ai gestori (+ Energia e Enel) che hanno comportato faticose ricostruzioni e riconoscimenti di debiti fuori bilancio di consistenza notevole.

Naturalmente abbiamo ritenuto di dovere intervenire sulle cause degli sprechi maggiori riconvertendo, con sistemi a risparmio energetico, l'illuminazione pubblica, elemento di innovazione fondamentale che in queste ore, in presenza di una crisi energetica acuita dalla guerra nei paesi dell’Est Europa, a differenza di altri Comuni, ci consente di tenere le luci del Comune accese nonostante la lievitazione esorbitante dei costi per l’energia.

Grande attenzione è stata posta sulla eliminazione dei debiti pregressi non coperti da impegno contabile.

Abbiamo scelto di evitare con tutte le nostre energie il dissesto finanziario redigendo il primo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, calibrato sull’arco temporale di quindici anni, consistente anzitutto nel programma di estinzione della massa debitoria ereditata: in coordinamento con la Corte dei Conti si è iniziata una nuova vita finanziaria e amministrativa per potere avviare il bilancio dell’ente ad un effettivo risanamento da consegnare alle future generazioni.

Si è dato corso al riconoscimento dell’indebitamento pregresso mediante la regolazione ad esito di complesse transazioni delle partite di credito vantate da fornitori e appaltatori contenendo al minimo possibile gli esborsi dell’ente.

Il risultato dell’azione è attestato negli atti del bilancio:

siamo oggi tra i pochi Comuni ad avere un utilizzo dell’anticipazione di cassa pari a zero - ricordando che al nostro insediamento l’anticipazione di tesoreria era reiteratamente e costantemente al valore di circa 2.000.000,00.

Costituisce questo un risultato tangibile che compendia tutti gli altri, in quello che è il più leggibile fattore di riscontro della bontà della gestione svolta nel corso del mandato che volge al termine.  

SETTORE SERVIZI

L’erogazione dei servizi al cittadino costituisce il primo parametro per la valutazione sull’andamento della gestione amministrativa.

Abbiamo investito il massimo dell’impegno per attivare nuovi servizi sul territorio, implementare quelli che erano esistenti, ed anche oggi, nella seduta di questo Consiglio vengono istituiti due nuovi servizi alla popolazione, quelli del telesoccorso e del telecontrollo.

I servizi digitalizzazione e Pago PA: abbiamo anticipato le misure previste dal PNRR e introdotto una vera rivoluzione mediante un processo di innovazione fondamentale che offre la possibilità di consultare la situazione tributaria senza recarsi al Comune. Sono stati resi disponibili i dati dei diversi tributi ICI/IMU, Tarsu/TIA, Pubblicità, Occupazione del Suolo Pubblico e servizio di Acquedotto perché il cittadino abbia il controllo diretto e una visione completa delle proprie posizioni, gli importi dovuti, quelli pagati e le aliquote applicate per il calcolo delle somme dovute. Per tutti i servizi è possibile inoltre procedere con il pagamento on line e verificare la propria posizione a debito o credito.

Il Poliambulatorio: abbiamo riconsegnato ai cittadini il centro “sanitario per anziani” che reca la tabella affissa all’esterno apposta dalla mia precedente amministrazione che aveva progettato e realizzato la struttura. Un’opera che, grazie a convenzioni stipulate con l’ASL Caserta è ritornata alla sua affettiva vocazione e si è rivelata strategica non solo per portare servizi sanitari ASL in “prossimità” in favore di persone anziane e deboli, ma anche per fronteggiare meglio l’emergenza sanitaria da COVID 19 consentendo - come primo centro vaccinale decentrato dell’ASL di Caserta - le somministrazioni di vaccini COVID in loco.

I servizi per fronteggiare la crisi sanitaria. per breve sintesi a ricordarne qualcuno: l’acquisto e distribuzione di generi alimentari di primaria necessità, integrati dalle donazioni, attraverso il sistema della “spesa solidale” organizzata grazie al validissimo aiuto dei volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa con il supporto dei commercianti, l’apertura del conto corrente bancario denominato “Emergenza Covid” – Comune di Pietramelara” sul quale cittadini, aziende, operatori economici hanno fatto delle donazioni, anche piccole, per venire incontro alle persone in maggiore difficoltà, le operazioni, spesso organizzate con la Comunità Montana del Monte Maggiore, con l’impiego di mezzi meccanici per sanificare il territorio. Tante, anche piccole, ma continue azioni che, altre all’aiuto diretto ed immediato ai cittadini ne hanno rafforzato il senso di fiducia nelle istituzioni. 

Servizio di Video sorveglianza: abbiamo programmato e realizzato, la prima rete di video sorveglianza, installando telecamere nei punti nevralgici del Paese: su tutte le strade di ingresso, al polo dell’area mercato, nel campus scolastico, intorno alla casa Comunale e nell’area polivalente del poliambulatorio. Sono di prossima realizzazione altri interventi in estensione.

Servizio di rete WI – FI gratuita: abbiamo in tutti i luoghi di aggregazione offerto la possibilità di connettersi alla rete internet in maniera semplice e veloce e senza alcun costo per cittadini e turisti.


Il Comune ha partecipato al bando risultando vincitore e assegnatario di un voucher finanziato dalla Commissione europea per offrire un servizio indispensabile specie per i giovani.

SETTORE TOPONOMASTICA

Un capitolo a parte merita il rivoluzionario e complesso processo di revisione della toponomastica: dalla data di insediamento della maggioranza abbiamo lavorato incessantemente per riprendere un lavoro che era stato iniziato durante la mia precedente amministrazione quando, mediante la Commissione Toponomostica dell’epoca vennero disegnati i quartieri ed assegnati i nomi alle strade.

Era necessario completare quel lavoro che è importantissimo e si era interrotto, e serve a costruire i pilastri su cui edificare ogni gestione amministrativa.

Ne trarranno un enorme beneficio le prossime amministrazioni e le future generazioni.

Anzitutto si è reso necessario lo sviluppo di un complesso programma documentale di intervento per poi realizzare e posare in opera nuove targhette in bachelite che indicano per ciascuna abitazione o anche per i lotti liberi, sia la strada che il numero civico. Ad una visione superficiale sembra semplice ma è un intervento molto complesso, che ha correlazioni articolate con tutti i settori amministrativi, dall’anagrafe, allo stato civile, all’elettorale ai tributi e all’urbanistica.

Ha richiesto un lavoro a fasi incrociate e verifiche puntuali “su strada” e nei singoli uffici per potere trasferire, anticipando le misure del PNRR, i relativi elementi e i relativi dati a A.N.P.R. (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente). 

E’ una operazione che, senza enfasi, si può considerare epocale che offre immediatamente altri servizi correlati a ANPR e che favorisce ulteriormente il processo necessario di digitalizzazione della P.A.. 

SETTORE OPERE PUBBLICHE

Come accennato il sistema di misurazione e valutazione della performance dell’amministrazione locale oggi è riferita ad unità di analisi ben diverse rispetto al passato: mentre fino a qualche decennio fa il parametro di misura era riferito prevalentemente sulla quantità di opere pubbliche che venivano realizzate, ragione per la quale talvolta i Comuni si ritrovavano con interventi strutturali non realmente funzionali alle effettive esigenze della Comunità, oggi i criteri di valutazione, anche in rapporto alle opere, fanno riferimento alla erogazione di servizi posti in relazione ad esse, di guisa che questi siano effettivamente calati sulle necessità della città e sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Sotto questo aspetto l’approccio alla stesura del programma delle opere pubbliche ha innanzitutto inteso salvaguardare, fin dove possibile, i percorsi progettuali che erano già avviati, evitando dove possibile di disperdere atti acquisiti al Comune, pur dovendo sempre intervenire, su ogni progetto precedente, per evitare o la revoca del finanziamento o pregiudizi all’assetto urbano.

Abbiamo ridefinito i programmi dopo attenta valutazione delle effettive necessità e utilità pubbliche degli interventi.

La Caserma Carabinieri di Via Angelone: si tratta di un’opera progettata dalla precedente amministrazione. A causa della incompletezza del progetto il relativo finanziamento era stato avviato a revoca da parte della Regione ed erano state avviate le relative azioni di recupero delle somme già erogate. Gli atti sono stati resi al Consiglio Comunale in una precedente seduta per doverosa rendicontazione. Abbiamo ritenuto utile l’opera e necessario ogni sforzo possibile per evitare il danno che ne sarebbe derivato all’Ente: abbiamo provveduto ad adeguare il progetto seguendo il primario scopo di evitare che si determinasse un’opera incompiuta nella Via Angelone, praticamente al centro del Paese e la restituzione delle somme alla Regione. Abbiamo pertanto definito con la Regione una moratoria per bloccare delle azioni in danno del Comune e abbiamo recuperato il finanziamento per potere adeguare il progetto e completare le opere.

Struttura della ex scuola Elementare di Via Marconi: abbiamo constatato che il progetto, anche questo redatto e approvato dalla precedente amministrazione, risultava in contrasto con le regole urbanistiche e le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore con riguardo alle distanze dalle strade adiacenti, sicché, onde evitare le relative e pesanti conseguenze e le sanzioni della perdita del finanziamento abbiamo ricercato soluzioni per potere rendere l’intervento conforme alle norme. Abbiamo trasformato interamente l’impianto strutturale, ruotando di 180 gradi il blocco di fabbrica destinato a palestra, così da assicurare il rispetto della normativa urbanistica e eliminato le recinzioni esterne, data la compresenza dei beni monumentali della Chiesa della SS. Annunziata e del Palazzo Ducale Paternò Caracciolo. Il progetto, in via di ultimazione garantisce la prospettiva visuale del borgo antico dal lato sud - est e il valore di quello che si definisce “dialogo architettonico” tra i due beni monumentali frontistanti. Abbiamo perciò approvato e finanziato il progetto per realizzare una nuova piazza sulla Via Marconi, di apertura sulla chiesa della SS. Annunziata, da porre a servizio del centro storico, con annessi parcheggi, eliminando il vecchio cortile recintato da mura perimetrali, sormontate da ringhiere.  

Palazzo Ducale “Paternò – Caracciolo”: abbiamo ottenuto il finanziamento di circa un milione di euro, garantito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, le cui opere, attualmente in corso, stanno valorizzando e riportando all’antico splendore, mediante azioni altamente qualificate di recupero e riqualificazione un bene di altissimo pregio. Abbiamo destinato la sala principale a sede del consiglio comunale.

Sono in corso le opere di ristrutturazione delle navate interne da destinare a sale museali, di convegno e per la musica.

Sono stati in gran parte recuperati e restaurati gli affreschi. Nella fase finale sarà recuperato il cortile principale e a completamento saranno allestiti gli arredi in stile gli strumenti musicali e alcune teche espositive.

Villa Comunale “Giovanni Sorbo”: la condizione di abbandono in cui versava la villa Comunale è stata superata con la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione, di ultima generazione e a led, che abbiamo esteso anche all’interno del palazzo sede del Comune, integrando l’arredo con installazione di cestini e panchine. Si è provveduto alla realizzazione di un nuovo parcheggio retrostante la casa Comunale, sfruttando l’area disponibile in posizione baricentrica al servizio del Comune, dell’area del centro storico e dell’adiacente campus scolastico in maniera da alleggerire dal traffico Viale Europa e Via San Giovanni nelle ore di ingresso e di uscita degli studenti.

Centro Direzionale Area Mercato La zona destinata al mercato è entrata a far parte dei luoghi di riferimento, ormai a valore identitario del nostro Comune. Abbiamo ritenuto di dovere integrare l’esistente Piazza Mercato e i Parcheggi, che abbiamo delimitato per preservare la sicurezza degli utenti della strada e del mercato, realizzando nuovi spazi per la collettività. 

In considerazione della vocazione nell’area di proprietà comunale che venne acquistata nel corso della mia precedente amministrazione, in tempi rapidissimi, abbiamo progettato, ottenuto il relativo finanziamento, conclusa la procedura di gara e avviato ad esecuzione, ormai è giunta allo stadio di completamento, un centro direzionale di ultima generazione da destinare ai servizi logistici per la tutela dell’ambiente e della sicurezza. Saranno ospitate nella struttura sia la sede operativa della Protezione Civile, che quella della Caserma dei Carabinieri Forestali e quella del soccorso alpino.

Sistemazione Poliambulatorio un ulteriore programma integrato di intervento è stato approvato ed è in via di realizzazione nel polo polivalente del poliambulatorio e annesso parchi gioco di Via Sant’Antonio Abate, mediante opere di sistemazione strutturale con impianti di efficientamento energetico, recinzione, aree sportive e annessi parcheggi.

Collettore Fognario zona est e sistemazione depuratore abbiamo recuperato uno studio di fattibilità risalente alla precedente amministrazione per servire la zona est del Paese di un impianto fognario. La nuova progettazione approvata dall’attuale amministrazione ha avuto cura di inserire altre arterie stradali che lo studio originario non contemplava con ampliamento della rete e miglioramenti tecnologici nel sistema della depurazione.

Strade Comunali interne: sono state pavimentate le strade che richiedevano già da tempo una necessaria manutenzione non eseguita da moltissimi anni: in particolare abbiamo in una prima fase rifatto il manto stradale di Via San Giovanni, di Via Falcone, di Via San Leonardo, l’ultimo tratto Via Matese, (trattandosi di strada Provinciale con procedura in danno della Provincia) di Viale Europa. In una seconda fase sono via di realizzazione la pavimentazione di Via Angelone, Via Marconi, di Via Sanniti, Via Cavour, tratto terminale di Via Pescara e Viale Italia.

Strade rurali: sono state realizzati, anche per il tramite della Comunità Montana del Monte Maggiore sotto la mia presidenza tante opere di sistemazione idraulica e regimentazione delle acque meteoriche, e recuperi di sentieri del Monte Maggiore. L’amministrazione Comunale ha programmato e realizzato opere di sistemazione idraulica e stradale in Via San Pancrazio e Via San Martino.

Strade Provinciali: una disamina particolare merita la questione del rifacimento delle strade Provinciali che attraversano il territorio del nostro Comune. A fronte di una lunga e inveterata inerzia da parte dell’Ente Provincia siamo stati costretti ad assumere decisioni forti, in alcuni casi radicali, a cominciare dalla accennata esecuzione in danno per realizzare il tratto di Via Matese che accede alla piazza San Rocco e, in ultimo, sono stato costretto addirittura ad emettere ordinanza sindacale contingibile e urgente ex art 54 del TUEL nei confronti dell’Ente Provincia. Un provvedimento ardito, probabilmente l’unico precedente in Italia di atto di intimazione coercitiva avente quale destinatario un altro ente territoriale che è stato sottoposto a controllo giurisdizionale in quanto l’ordinanza è stata impugnata dalla Provincia di Caserta innanzi al TAR: all’esito del Giudizio il Tribunale Amministrativo ha giudicato legittimo il provvedimento che ho firmato assumendone in pieno la responsabilità. A seguito della sentenza del TAR la Provincia ha dovuto finalmente dare corso alla sistemazione della gran parte delle arterie stradali interne e soprattutto la Via Pantani, e Via San Pasquale che erano diventate assolutamente impraticabili. Ora pur constatando che restano ancora dei tratti di strade Provinciali che richiedono di essere sistemati siamo riusciti ad ottenere la generale manutenzione dei tratti di strade Provinciali.

GLI STUDI DI FATTIBILITA’ SUL P.N.R.R. - PROGETTI PER RECUPERO DEL BORGO E LE AZIONI DI PROMOZIONE TURISTICA

Alla seduta del Consiglio Comunale odierno viene sottoposta ad esame una delle diverse azioni progettuali che il nostro Comune ha promosso nell’ambito del PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza).

Abbiamo approfondito le misure previste dal PNRR e in alcuni casi abbiamo avuto l’esigenza di superare i limiti imposti compreso il minimo di dimensionamento demografico facendoci promotori di costituzioni di associazioni tra Comuni di più piccole dimensioni.

I progetti approvati consentiranno al nostro Comune di intercettare, nel giro di pochi mesi, ingentissime risorse che sono già state impegnate dal PNRR per l’insediamento di infrastrutture sportive, (compreso un palazzetto dello sport e piscina nel polo dell’area mercato) e diversi servizi nel settore culturale e turismo, tra cui l’attivazione di accademie di arti e dei mestieri tradizionali.

Nel centro storico è stato redatto lo studio di fattibilità per la realizzazione di alberghi diffusi, residenze d’artista, e alloggi universitari.

E’ inoltre oggetto di altro programma di studio nel PNRR la realizzazione di residenze sanitarie assistenziali (RSA) per sviluppare programmi a matrice sociale con spazi destinati le residenze per famiglie con lavoratori in smart working e cd: nomadi digitali.

Il programma più generale nell’ambito del PNRR va sotto il titolo di “rigenerazione urbana del centro storicoper realizzare anche opere pubbliche, come il rifacimento di Piazza Sant’Agostino, l’ampliamento dell’area del centro storico a partire dalla Chiesa della SS Annunziata, Via Croci e Piazza Mazzini, con gli annessi parcheggi.

Una scelta strategica che - attraverso uno studio approfondito delle linee di indirizzo tracciate dal PNRR - va ad intercettare gli strumenti direttamente accessibili, previsti dalla Comunità europea, per favorire lo sviluppo delle aree interne, alle quali, in alcuni passaggi fondamentali - purtroppo bisogna costatare, con molta amarezza - la Regione Campania non sembra stia prestando la dovuta attenzione.

In tale contesto si segnala che il Comune di Pietramelara in data 02.02.2022 ha promosso uno specifico ricorso contro la Regione Campania avverso la delibera della Giunta Regionale n. 30 del 18.01.2022 e il successivo decreto dirigenziale n. 45 del 31.01.2022 contestando le stesse determinazioni regionali che  nell’ambito del PNRR includono tra i Comuni “a rischio di abbandono” quelli della sola Provincia di Salerno ed in particolare avviando l’attuazione di un programma per il solo Comune di Sanza, così privilegiando un metodo che consideriamo non equidistante e che tradisce le finalità stesse del PNRR, riversando risorse  -  come si legge testualmente nel nostro ricorso – in favore dei Comuni del Salernitano e della costiera sorrentina, già sommersa da flussi ingestibili di un turismo di massa, sempre più dannoso, che rischia di trasformare il PNRR nel “cavallo di Troia” per altre speculazioni - oltre a quelle notoriamente già realizzate nel passato nelle predette aree – e dunque a danno dei comuni delle aree interne che per le loro peculiarità, anche geografiche, presentano le maggiori potenzialità di rilancio turistico.

Il Comune di Pietramelara, per converso, dal punto di vista geografico, storico, culturale, enogastronomico è capace di un’offerta decisamente più ampia sul piano della promozione turistico - culturale. 

In tale direzione abbiamo promosso ed ottenuto, per la prima volta, il riconoscimento di Pietramelara tra le bellezze italiane da visitare da parte del FAI (il Fondo Ambiente Italiano) ed ospitato un evento di rilievo nazionale, con grande attenzione mediatica, nelle “giornate del FAI” che hanno attirato a Pietramelara centinaia di visitatori.

La principale problematica riguardante il nostro Borgo antico, che soffre, come è noto, una condizione di spopolamento e abbandono abitativo iniziata oltre quarant’anni fa è stata posta al centro di diverse iniziative sia di studio, che di progettazione e di intervento.

Nell’ambio del PNRR, anche prescindendo dalle direttive regionali, abbiamo disegnato il nostro Comune, compreso il centro storico, nel modello di ente ad “autonomia energetica”, per non dipendere dagli altri sul piano energetico e creare una dimensione di nuova sostenibilità ambientale, mediante mobilità ecologica, una medicina territoriale da implementare e rafforzare dopo gli eccellenti risultati ottenuti dal nostro Poliambulatorio ASL, con il rilancio di nuovi sistemi di efficientamento energetico. 

I progetti sono inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vanno ad  intercettare un’opportunità unica, quasi irripetibile, per innovare, ammodernare il nostro Paese. Si tratta di progettazioni che generano dalla collaborazione con tecnici specializzati, con l’università Federico II° di Napoli, con la quale abbiamo definito le fondamentali linee strategiche di sviluppo del nostro Comune, partendo dalle risultanze del convegno scientifico tenutosi nella sede del Palazzo Ducale il 12 giugno 2019 dal titolo "Conoscere e condividere per ri/attivare i Borghi dismessi", organizzato dal Comune di Pietramelara con docenti e ricercatori, ordini professionali e rappresentanti di altre regioni d’Italia, partendo dalla constatazione che alcuni degli obiettivi perseguiti nelle misure del PNRR volte ad unificare i punti di accesso per cittadini e la PA sono già una realtà nel nostro Comune come l’adozione di PagoPA, PA digitale, l’identità digitale e ANPR. I progetti implementano tali direzioni puntando all’efficientamento energetico e idrico, alla mobilità sostenibile, al rafforzamento dei sistemi di gestione del ciclo rifiuti, all’economia circolare e alla produzione di energia rinnovabile.

Ai grandi progetti che abbiamo presentato, aggirando attentamente i limiti imposti dal PNRR mediante convenzioni con altri Comuni, abbiamo parallelamente operato con interventi mirati di pulizia straordinaria di luoghi del nostro borgo che erano - da anni - ricolmi di rifiuti.

Altre iniziative di maggiore respiro hanno interessato e stanno tuttora coinvolgendo il nostro Comune con l’ausilio dell’ANCI, l’associazione nazionale dei Comuni, attraverso un piano di intervento mediante general contractor e il sostegno diretto ad una riforma del DPR n. 327/2001 che consentirà l’intervento del Comune qualora ricorra una condizione - molto frequente nel centro storico - di deperimento strutturale di edifici privati e mancata utilizzazione da almeno dieci anni, con difficoltà di individuazione dei proprietari, escludendo espressamente che possa considerarsi come utilizzazione dell'immobile la sua occupazione da parte di soggetti privi di titolo legittimo.

Le linee dei nostri progetti seguono congiuntamente l’obbiettivo di ridare vita a strutture che sono in proprietà privata ed abbandonate per ripopolare la parte antica del paese, recuperandone contestualmente la bellezza e dare nuova vita al nostro Comune.

In analoga direzione muove il primo bando del progetto “case a 1 euro” rivolta a favorire l’acquisto di abitazioni nel centro storico con l’impegno per l’acquirente di dare inizio, entro un certo termine, ai lavori di ristrutturazione e di recupero. Il bando ha ricevuto l’interesse di tantissime persone da ogni parte del mondo e sono in fase conclusiva – dopo avere superato innumerevoli problematiche di ordine tecnico e giuridico – le prime operazioni traslative.

CONCLUSIONI

La panoramica, sia pur sintetica ma dettagliata dell'operato dell'Amministrazione, nella impossibilità di dar conto minuziosamente di tutte le questioni affrontate e delle diverse iniziative realizzate, riscontra la relazione per macro aggregati, ed elenca per aree di competenza i momenti salienti della gestione: si è tuttavia consapevoli che la rendicontazione attiene solo ad alcuni, scelti tra i più significativi, dei momenti chiave del mandato amministrativo dell’attuale maggioranza.

Merita di essere sottolineato, per la valutazione del lavoro svolto, che tutti i predetti interventi, che hanno impresso una innovazione all’assetto complessivo del Comune e programmano ulteriori azioni di rilancio, sfruttando le misure del PNRR, siano stati realizzati senza che l’amministrazione abbia potuto disporre di risorse economiche dell’ente, e di personale dipendente, atteso che tutte le unità di personale assegnate agli uffici, nel corso del mandato trascorso, sono state collocate in quiescenza per raggiunti limiti di età, così da restare in servizio al Comune solo il personale della Polizia Municipale.

Va evidenziato che le assunzioni di personale restano subordinate alla previa autorizzazione – richiesta avanzata dal Comune ma non ancora evasa e rilasciata dalla COSPEL del Ministero dell’Interno - in quanto il nostro ente è classificato strutturalmente deficitario.

La presente relazione, nella duplice finalità conoscitiva e di chiusura del mandato viene pubblicata sul sito del Comune, sulla pagina facebook dell’ente e sarà acclusa alla adottanda deliberazione.

Dalla casa Comunale, li 22.03.2022               

    IL SINDACO

 Avv. Pasquale Di Fruscio

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RELAZIONE DI FINE MANDATO

 

 

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