logo pietramelara
Seguici su facebookgoogle

I boschi e le rocce del Monte Maggiore sorvegliano uno dei borghi medievali più suggestivi del Casertano: si tratta di Pietramelara, il cui nucleo antico sorge su un’altura e si stringe attorno a quelle che una volta era una cinta muraria composta da ben dodici torri.

Quest’enorme perimetro non fu però in grado di salvare il borgo dall’assalto aragonese del marzo del 1496: un assalto di 15 giorni che mise a ferro e fuoco il paese, uccise i due terzi del paese e costrinse alla schiavitù la parte restante. Soltanto sette famiglie, infatti, furono lasciate libere di ricostruire il borgo. Tale saccheggio è raffigurato in un bassorilievo del 1996, fatto per i 500 anni dalla ricostruzione, in cui si ricordano i momenti più duri della storia del paese.

Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, Pietramelara conobbe altri danni ingenti a causa della Wehrmacht che si ritirava verso Cassino.

Il borgo che si può visitare ancora oggi è stato fondato nell’alto Medioevo dai principi longobardi Landolfo e Adenolfo. La presenza umana in questa parte del Casertano è antichissima: il primo insediamento scoperto nella zona è quello delle grotte di Seiano, tra Pietramelara e Rocchetta.  Più tardi Pietramelara fece parte prima dei possedimenti dell’abbazia di Montecassino e successivamente appartenne ai feudatari della limitrofa Roccaromana. Alla morte di Filippo di Roccaromana il feudo passò alla corte di Napoli, che lo divise e lo dette in concessione. Pietramelara passò così a Eduardo Colonna e poi a Federico Monforte, i quali fecero abbellire il castello, trasformandolo da fortezza in elegante palazzo.

Dopo il saccheggio del 1496 Pietramelara si riprese. Fu Faustina Colonna, negli anni della Ricostruzione, a far erigere il Palazzo Ducale, notevolmente alterato nei secoli successivi. Risalgono ai primi anni del  XVI secolo anche la chiesa dell’Annunziata, oggi monumento nazionale, che conserva un altare in onice del Monte Maggiore.

Anche la chiesa arcipretale di San Rocco, costruita su una cappella dedicata a San Leonardo di cui si ha notizia sin dal 1308, risale al XVI secolo ed è stata completamente ricostruita dopo il crollo del 1889. L’edificio è famoso per il portale in legno interamente scolpito a mano. Risale agli anni della ricostruzione anche la parrocchiale di Sant’Agostino, che accoglie i visitatori all’ingresso del centro storico di Pietramelara e che è stata ampiamente rimaneggiata nel Settecento.

Il vicino ex convento degli Agostiniani, costruito a ridosso della chiesa, ospita oggi la Sede Municipale di Pietramelara.

Tra la chiesa ed il comune c’è l’ingresso del piccolo museo di Arte Sacra, nel quale sono esposte le tele, gli oggetti sacri, e i parametri del Tesoro della chiesa. Completa l’elenco dei monumenti religiosi il convento di San Pasquale che si raggiunge lungo la strada per Riardo.

La parte però più emozionante della visita, è senz’altro la passeggiata nel borgo medievale fortificato, nel quale si entra attraversando un grande arco affiancato da due semplici affreschi di Cristo e della Madonna. Archi, gradinate e vicoli accompagnano fino alla base della torre e alla vicina piazzetta.

Incamminandosi lungo la strada che conduce verso la piazza principale del paese si scorgono, sulla sinistra, dei vicoletti medievali. Le stradine strette del centro medievale e case le une sulle altre fanno appena penetrare qualche raggio di sole fino al livello della strada. Sembra vivere in un paese all’ombra, con mura di tufo o pietra calcarea che scomposti a volte si lanciano sul selciato, riducendone il già stretto tracciato. Qui e lì qualche casa ritinteggiata. Sovente si passa sotto archi così bassi da sentire i passi delle persone che vivono nelle case che li formano.
 
Delle finestre, protette da reti metalliche arrugginite, ricordano di trovarsi in un complesso al cui centro si erige un’antica torre longobarda ed il cui perimetro era dato dalla grande cinta muraria stretta da 12 torri, delle quali quasi non c’è più traccia, se non il loro maestoso ricordo.

Comune di Pietramelara: +39 0823 648211

Comunità Montana del Monte Maggiore +39 0823 876240

EasyCookieInfo